Sono rarissimi i casi in cui mi sono fatto lavare un vetro al semaforo. Mi è sempre bastato dire di no o, al massimo, spostarmi per qualche centimetro in avanti con l'auto. Quelle volte in cui il lavavetri non curante della mia contrarietà mi ha comunque lavato il vetro non ho mai sborsato un centesimo proprio per non rafforzare un comportamento negativo.
In effetti immagino chi, con un carattere più debole, potrebbe avere qualche problema in più, specialmente in quelle città dove il numero di lavavetri è sostanzioso.
Funzionerà l'idea di
multare o mandare in galera i lavavetri? Non lo so.
Meglio un lavavetro di uno che chiede l'elemosina in un angolo di strada. Ancora meglio se invece di lavare vetri potesse fare un lavoro più utile. Ancora meglio se potesse fare tale lavoro nel suo paese natio. Se riuscissimo ad aiutare (non a sfruttare) le nazioni che ci stanno intorno risolveremmo un sacco di problemi, anche sui nostri semafori.
Etichette: costume e società, immigrazione, lavoro, solidarietà
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