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Web Briblo

febbraio 02, 2008

Idrogeno, a che punto siamo?

Il filmato che vi propongo dura 40 minuti ed è molto interessante.
Proviene da Repubblica TV dalla rubrica "Il cerchio da chiudere". L'argomento è l'idrogeno.
L'idrogeno si sa è un vettore energetico, non esiste in natura e va quindi prodotto. E' auspicabile produrlo con energia rinnovabile.
Un imprenditore che sta brevettando alcune scoperte, processi ed invenzioni, presente in trasmissione, ad un certo punto tira fuori il problema dello stoccaggio e del trasporto dell'idrogeno.

Si va poi al discorso dell'etanolo che usato puro ha un rendimento basso, ma con celle a combustibile misto ad idrogeno potrebbe diventare interessante. Ovviamente il discorso principe è la mobilità, quindi parliamo di auto ecc...
Il discorso poi passa ad una società "La fabbrica del sole" che ha costruito il primo idrogenodotto al mondo in area urbana. Questo idrogenodotto viene sfruttato dagli orafi di Arezzo e, detto semplicemente, non presenta alcun problema grazie ad una bassa pressione di utilizzo. Gli orafi oltre ad usare questo idrogeno per il loro lavoro lo usano anche per la produzione di energia, quindi si paventa la possibilità dello sfruttamento di questa tecnologia nelle case di tutti.

Dopodichè si torna a discutere dell'auto e tutti concordano sul fatto che l'auto del futuro sarà elettrica (a batterie o celle a combustibile) passando per auto ibride come la Prius.

La conclusione è la solita: il futuro sarà composto da un mix di fonti e di metodi di distribuzione, il futuro sarà caratterizzato da micro-co-generazioni in rete oltre che da grandi centrali.
Mio commento personale: faremo in tempo?

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agosto 13, 2007

L'idrogeno è inefficiente

Da tempo quelli dell'ASPO stanno mettendo sotto la lente le alternative al petrolio, specialmente per gli spostamenti privati e pubblici.
Ormai anche al Bar dello sport hanno capito che il petrolio sta finendo. Però, sempre nello stesso bar, si è convinti che è già pronta la nuova auto all'idrogeno.

La realtà è un'altra. La tecnologia dell'idrogeno è agli albori, complessa, costosa e soprattutto inefficiente. La tecnologia elettrica è matura, semplice, economica e soprattutto molto efficiente. Va poi tenuto conto che l'idrogeno non esiste e va prodotto, usando molta energia e, per esempio, acqua.

Proprio l'efficienza è il nodo principale della questione: l'articolo di Massimo de Carlo analizza proprio questa questione. Facendo due conti ci si rende conto che, per un auto che effettua un percorso consumando 100 kWh, ha bisogno di una centrale che abbia prodotto a monte:
  • 523 kWh se l'auto è ad idrogeno
  • 269 kWh se l'auto fosse ibrida idrogeno/elettrico (fuelcell)
  • 155 kWh se l'auto fosse totalmente elettrica
Tutto ciò tenendo in considerazione la dispersione delle linee elettriche, i rendimenti dei vari motori ecc ecc.

Se volete approfondire leggetevi l'articolo (pdf).

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luglio 08, 2007

Riflessioni sulle auto ad idrogeno

Appena feci conoscenza dell'idrogeno come vettore di energia me ne innamorai. Poi con il tempo imparai a conoscerlo e, pur non essendo un esperto, giunsi alla conclusione che l'idrogeno lo useremo sicuramente in futuro, ma in pochi e selezionati casi.

Ho trovato interessante il post di Gianni su ASPO-Italia che partendo da una posizione scettica raggiunge una conclusione simile alla mia: "[...] l'idrogeno è comunque qualcosa su cui val la pena di ricercare [...] Nel frattempo conviene puntare su altro: miglioramenti, soprattutto economici, delle batterie al litio, abbattimento dei costi delle energie rinnovabili [...]"

Il ragionamento parte da un opuscolo dell'Enea sull'argomento.

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settembre 09, 2005

L’energia del sole: tutti per una, una per tutti

Il sole è il futuro, non c’è dubbio. Jeremy Rifkin, nel suo “Economia all’Idrogeno”, delinea un futuro basato sull’idrogeno. Quest’idea è verissima e validissima, tuttavia c’è una precisazione da fare. L’idrogeno, per essere prodotto, ha bisogno di elettricità. Poiché l’obiettivo è non inquinare, né nella produzione dell’idrogeno né nel suo stesso utilizzo, l’elettricità non può certo provenire dalla combustione di petrolio o carbone (come attualmente avviene). Deve invece arrivare da una fonte non inquinante e rinnovabile, la migliore delle quali, come vi dimostrerò in quest’articolo, è il sole (di Fabrizio Li Vigni).
Continua su Criticamente.it

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luglio 01, 2005

Venter e l'idrogeno


Il petrolio sta per finire. Il suo prezzo aumenta e comunqueè una fonte energetica inquinante. La fusione nucleare pulita è lontana. Le energie rinnovabili per il momento non bastano.
Molti pensano che l'idrogeno sia il fututo, ma l'idrogeno in natura non si trova. O meglio c'è ma non è mai "puro". Nell'acqua per esempio c'è idrogeno ma è legato all'ossigeno. Per dividere questo legame serve energia. Per il momento non si è trovato un modo conveniente.
Craig Venter è lo scenziato che ha mappato il genoma umano (non uno qualunque insomma). Per l'ui la mappatura del DNA è solo l'inizio di un grande viaggio più che una meta raggiunta.
Dov'è ora? In barca circumnavigando il globo. Non per vacanza ma per lavoro (diciamo che si è scelto un bel lavoro). Durante la sua navigazione preleva batteri dall'oceano e ne classifica le informazioni del DNA, ma non per cercare forme di vita nuove. Sta cercando le informazioni base (presenti in tutti i batteri), per capirne il funzionamento e per "creare" dei batteri utili.
Utili a cosa? Per esempio a pulire lacqua dall'inquinamento, oppure batteri che producano idrogeno prelevandolo dall'acqua e risolvere il problema descritto precedentemente. Un lungo viaggio che non terminerà certo con la fine della navigazione.

Link:
Molecularlab (descrive approfonditamente il progetto)
Venterscience.org (sito della fondazione Venter)
Sorcerer2Expedition.org (per seguire passo passo la navigazione. Informazioni, foto, racconti, gli obiettivi del progetto, ecc)

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