Raccolgo, segnalo e commento notizie e siti che ritengo interessanti ed utili. Un occhio di riguardo verso l'ecologia, la sostenibilità e la qualità di vita.
Nell'agosto scorso ho prestato meno di 20 euro ad una filippina in un microfinanziamento sociale attraverso il servizio fornito da Kiva.org. Per capire meglio come funziona leggete il mio post precedente.
A metà gennaio il prestito è stato restituito. Potevo scegliere di riprendermi i soldi o riprestarli a qualcun altro.
Ovviamente ho scelto la seconda opzione e così ho aiutato, insieme ad alre 9 persone, Anacleta Ramirez, colombiana, 6 figli, vedova. Le servivano 250$ per la sua attività di catering. Restituirà la cifra in 9 mesi.
Qualcuno ha il coraggio di parlare di ripresa economica, ma basta guardare il grafico sul PIL qui accanto ripreso dal Italian Economy Watch, per farsi un'idea.
Visto il grande successo del mio precedente post: "Ecco come sta andando VERAMENTE la nostra economia" vi segnalo qualche altro dato aggiornato. Sui big media si parla del crollo del PIL, quindi il mio non è certo uno scoop, ma vederlo graficamente (qui a fianco in verde) fa un altro effetto (e non mi venite a dire che è una questione di scala). Certo il PIL non è il solo indice di andamento dell'economia, anzi spesso è surreale visto che, teoricamente, può migliorare anche grazie a tragedie, come il terremoto in Abruzzo. Guardando il grafico (blu) della produzione industriale il morale non sale, il grafico si ferma a marzo e non si vedono ancora i segni di ripresa che il governo decanta. Per altri grafici potete consultare l'Italian Economy Watch
Non capivo perchè mia madre dall'Inghilterra, ogni volta che le telefono, mi racconta di come stia andando male l'economia, mentre io le racconto che qui si parla di rumeni, di ronde, di fusioni politiche, di poltrone in RAI, di abusi edilizi mascherati in "piani casa". Lei ribatteva dicendo: ma qui i telegiornali dicono che anche "voi" non state messi bene. La differenza è che qui nessuno ne parla per paura che il pensiero negativo possa fare ancora più danni o che il mal governo venga a galla. Ma vediamo cosa dicono gli altri di noi:
Ho sentito un parlamentare leghista su RAINews24 affermare che: "non possiamo fare come in America ed incentivare le auto ibridie/elettriche/ecologiche perchè la FIAT non è pronta e non possiamo fare regali alle case Giapponesi".
Obama in America se ne frega che la GM non sia in grado di produrre auto piccole ed ecologiche (da notare che l'accordo GM FIAT serve proprio a prendere gli incentivi americani). La FIAT produce gran parte delle auto all'estero, quindi anche se fosse in grado di produrre auto elettriche gli incentivi andrebbero a finire fuori dall'Italia.
Ogni volta che sento mia madre dall'Inghilterra è un bollettino di guerra: negozi che chiudono, grosse catene che falliscono. L'ultima che mi ha raccontato è quella di Woolworths una catena su supermercati con 800 punti vendita ed una storia lunga 100 anni. Attualmente è in vendita ad 1 sterlina, ma chi se la compra si deve sorbire milioni di euro di debiti. Qualche settimana fa mi parlava dell'American Express che mesi fa voleva ingrandire la sede a Brighton, proprio dietro casa di mia madre, e adesso pare la voglia chiudere. Ho paura che sia solo una questione di tempo prima che l'onda anomala arrivi anche da noi.
Secondo Altroconsumo la social card sarà uno strumento costoso, poco utile e che farà girare i soldi ai soliti grandi gruppi: Enel, Eni, Poste... leggi qui...
E' da quando è partito il caos delle borse che mi chiedo che fine abbiano fatto i fondi pensione. Quei fondi azionari che tutti ci consigliavano di usare. Io personalmente l'ho lasciato in azienda e pare che abbia fatto bene. Ma i TG ne hanno più parlato? Io non ne ho più sentito parlare...
Oggi sui media ho letto che le preferenze alla chiesa cattolica sono scese, in percentuale, da 89,82% del 2005 all'86% del 2006. Quelle per lo Stato sono salite dal 7,6 all'11%. In valore assoluto sono comunque aumentate le firme per la chiesa cattolica (infatti la chiesa esulta) di 38 mila e rotti (quindi per lo stato sono aumentata di un numero ancor maggiore). Di fatto la chiesa cattolica ha incasserà 35 milioni di euro in meno, mica bruscolini.
Deduco che sono aumentate, di tanto, le persone che finalmente hanno preso coscienza del meccanismo ed hanno deciso di scegliere. Voglio sottolineare che chi non ha messo la firma ha devoluto comunque l'8x1000 della propria dichiarazione dei redditi, che sono stati sommati a quelli degli altri contribuenti, e divisi nella percentuale sopra descritta: 86% alla chiesa cattolica e l'11% allo Stato, il 3% ai restanti 5 in "lista". La prossima volta fate un piccolo sforzo e prendete una decisione, qualsiasi essa sia.
Magari anche io, nel mio piccolo, grazie a questo insignificante blog, ho convinto 1 o 2 persone a mettere la propria firma su qualche casella, e forse arrestando la crescita durata 10 anni della chiesa cattolica. Certo, non ho i potenti mezzi della chiesa, che investe parte di quegli stessi soldi in costose campagne pubblicitarie in TV, però ho voglia di "gongolarmi" con questa fantasia e fantasticando sui, sicuramente, ottimi dati dei prossimi anni.
Tanti imprenditori mettono poco per il progetto Alitalia così, quando andrà male, alla fine non si sarà perso molto economicamente e guadagnato qualcosa politicamente. Soliti nomi come Colaninno (ex Telecom), Benetton che ben sappiamo come gestisce le autostrade e come si presta a favori a grandi gruppi (vedi la telefonia con BLU servita solo ad abbassare il costo delle licenze UMTS). Ora tornerà pure AIR France che però non si dovrà più prendere i debiti perchè quelli se li prenderà il contribuente con la gestione della "BAD Company" e dei sussidi ai disoccupati. Quella stessa forza lavoro inutile assunta politicamente in Alitalia andrà inutilmente assunta, sempre politicamente, da altre parti.
In un futuro dove il picco del petrolio renderà antieconomico l'aereo per i brevi spostamenti noi ci terremo la "nostra" italiana (direi domestica) compagnia di bandiera.
Spero di sbagliarmi, ecco lo scenario ottimista: prezzo del petrolio in calo, aerei e low cost presi anche per fare la spesa. Alitalia diventa un grande gruppo che anzichè essere acquisita compra compagnie all'estero diventando la prima compagnia europea. Tutti i dipendenti della Bad Company vengono assunti da altre aziende che li utilizzeranno in maniera più produttiva e l'economia italiana riprenderà.
Tra qualche anno aggiornerò questo post, vediamo quanto mi ci sono avvicinato.
Nella contabilità del negozio di mia moglie non ho mai accettato di buon grado il concetto del pagamento dell'IVA anticipata. Di Pietro proverà a cancellarla. Magari...
Potrei andare avanti molto a lungo. Questi appena elencati, a mio parere, sono tutti campanelli d'allarme dello stesso problema: la nostra economia, la nostra società si basa su uno sviluppo insostenibile. Fin'ora ci è stato permesso per il semplice fatto che a svilupparsi fossero in pochi. Ora a volersi "sviluppare" (crescere), nello stesso modo sono anche un altro po' di miliardi di persone (Cina-India), mentre altri ancora aspettano (Africa, SUD America, ecc..).
Come con le banche siamo tutti indebitati con il pianeta. Chiediamo, prendiamo e pretendiamo più di quello che ci sarebbe consentito. Sprechiamo, consumiamo come se ci fosse abbondanza convinti che la tecnologia, figlia dello stesso sviluppo, possa risolvere automaticamente il problema.
Prendere coscienza della realtà dei fatti è il primo passo da compiere. Dopodichè va trovata una soluzione basata su uno sviluppo sostenibile. E come se non bastasse tale soluzione andrà consigliata, imposta, al resto del mondo prima che faccia "crack", come le banche.
Anche Grillo si mette a parlare di PIL: "Il nostro PIL non crescerà nel 2008. Il risultato peggiore dell’economia mondiale, a parte l’Africa. Se il PIL non cresce, diminuisce l’occupazione", dopo che per anni ed anni gli ho sentito dire che tale indice non significava nulla, in quanto sale anche quando si verificano incidenti, catastrofi ecc ecc e quindi non misura la qualità di vita.
Ricevo via email e pubblico la seguente lettera di Doriana Goracci. Pubblicherò volentieri anche le eventuali risposte.
"Don Antonio, parroco di Capranica- paese in provincia di Viterbo, con un biglietto in busta bianca, fa gli auguri a tutti di buona Pasqua, anche ad una come me che, non si sa mai , potrebbe contribuire come chiede, al restauro di Santa Maria . Questa chiesa ha ottenuto dalla Regione Lazio un finanziamento per 288.177 euro. Ci informa di tutto questo sempre Don Antonio alla fine del biglietto augurale, chiedendo di essere generosi -si sa il danaro non ha nome- perché rimangono ancora 115.000 euro per completare i lavori che alacremente sono stati avviati.
Io vivo lì, a due passi da quella chiesa, nel centro storico e mi chiedo come sono stati impiegati i 98.333,33 euro stanziati nel 2005 dalla Regione Lazio e gli ulteriori 115.000 resi disponibili dalla stessa Regione Lazio per il Comune di Capranica per la messa in sicurezza mai effettuata e la bonifica della discarica dove sono stati stoccati illegalmente dal 2003 rifiuti tossici giacenti ancora all’aperto e senza nessuna protezione dal lontano maggio 2005.
In quella data sono stati rinvenuti dal Noe, anche in località Cinelli e Sant'Elia, circa 35 milioni di kg di fanghi di cartiera, 11 milioni di kg di fanghi provenienti da rifiuti solidi urbani bruciati e fanghi sanitari, 4000 tonnellate di ceneri pesanti da acciaieria, ceneri prodotte da termo valorizzatori di rifiuti urbani e sanitari. Per quanto sappia, la sola discarica di Capranica è divenuta oggetto di una seduta alla Provincia nel consiglio del 15 ottobre 2007, dove si parlava delle note" lungaggini burocratiche" capranichesi.
Mi chiedo come sono stati impiegati i 500.000 euro di finanziamento previsti con il Prusst per la Capranica - Civitavecchia, il cui progetto è passato da realizzazione di pista ciclabile in realizzazione per la messa in funzione della ferrovia.La Orte - Capranica - Civitavecchia è destinata a restare un ramo secco che difficilmente potrà rifiorire? Ricordo quando si parlava dei " valori fondamentali dati ai i progetti dalla Regione Lazio per lo sviluppo di tutta la zona, per il traffico delle merci dal porto di Civitavecchia fino all’interporto di Orte, e per l’utilizzo da parte del turismo crocieristico"...
Mi chiedo com'è lo stato dell'acqua potabile di Capranica, dal momento che il valore dell'arsenico varia da 23 a 28 microgrammi litro , come da analisi Arpa e Asl, invece dei 10 microgrammi litro previsti per legge e la regione Lazio si è presa tutte le deroghe concesse per rimandare nel tempo le soluzioni che possano ricondurre le acque nei limiti di legge e alla potabilità. Tra le altre cose, alla metà di ottobre , a Viterbo alcuni rappresentanti del comitato cittadino hanno consegnato all'on. Giulietto Chiesa una petizione accompagnata da una raccolta firme per il Parlamento Europeo affinché si attivi verso il governo italiano per l'applicazione della Direttiva della Comunità Europea 98 / 83 del Consiglio del 3 / 11 /1998 riguardante la potabilità delle acque.
Qui mi fermo non solo perché altrimenti diventerei noiosa ma anche perché in questo gioco dell'Oca o Ronda dei finanziamenti, per usare un termine recentemente inaugurato con il primo Rally ronda dei noccioli di Capranica, io arrivo da dove sono partita, la Chiesa di Santa Maria e le richieste legittime di Don Antonio che almeno ha messo subito in moto i finanziamenti ottenuti.
Spero siano legittime e non senza risposta, anche le mie di domande, perchè come diceva De Andrè: 'prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo Stato che fa si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità'."
Il discorso di Kennedy è del 68 eppure è assolutamente attuale e globalizzante.
"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né a devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani."
Domenica 16 Marzo su Rai 3 alle 21.30 andrà in onda Report, l'argomento è il nuovo modello di sviluppo mondiale: "Petrolio, gas, uranio sono concentrati in poche zone del pianeta mentre i consumatori sono dappertutto.Sole e vento invece sono ovunque e sempre vicini a chi consuma energia.
Intanto i consumi di energia fossile crescono anno dopo anno e insieme gas serra e polveri sottili. I trasporti e i consumi energetici delle abitazioni rappresentano i due terzi del problema. Quali sono allora le conseguenze di una crescita incontrollata su un pianeta dalle risorse non infinite? Ha senso allora un modello di sviluppo basato sulla crescita illimitata, in cui anche traffico, rifiuti e malattie fanno crescere il PIL? E’ possibile ri-orientare l’economia e pensare a un nuovo modello di sviluppo che impieghi meno risorse e produca più benessere? E’ possibile far camminare diversamente le merci e le persone, facendo consumare meno energia alle case e facendo viaggiare in maniera differente anche gli elettroni in una rete elettrica pensata come internet: niente grandi centrali in cima alle piramidi e giù in basso tutti i consumatori? Se si rovescia la piramide i consumatori potrebbero diventare anche produttori e l’energia si consuma e si scambia. Come con l’informazione in internet. Risultato? Le fonti di energia rinnovabile diventano protagoniste e marginali le fossili. La chiamano democrazia energetica i Ribelli dell’energia di Schonau un paese nella Foresta nera in Germania ovvero gente comune che dopo Chernobyl per dire no al nucleare si comprò la rete elettrica locale e cominciò a produrre energia sganciandosi dalle centrali atomiche. Un viaggio tra chi sta provando a fare il mondo alla rovescia."
Avete un libretto postale che non è stato toccato da almento 10 anni? Magari vostro nonno si! Beh è il caso di andarsi a prendere quei soldi, altrimenti ad Agosto di quest'anno tutti i soldi andranno a finire ad un fondo, come descritto in Finanziaria 2006 art. 1 L. 266/05 (ho provato a cercarlo ma non lo trovo, sapete di che fondo si tratta? Pare che sia per risarcire le vittime dei crak finanziari)
Sul sito di Poste.it c'è un PDF con l'elenco dei libretti: 3515 pagine zeppe di numeri, si parla di 10 MLD di Euro.
Già m'immagino la fila dei ritardatari davanti agli uffici postali...
Petrolio a 100 dollari, grano e pane negli ultimi anni volano (vedi grafico), l'oro è da record. Le materie prime scarseggiano, i consumatori aumentano. Forse anche i più scettici si renderanno conto che il modello di "sviluppo" adottato dall'occidente fin qui (e che ora stanno copiando ad oriente) non è sostenibile. L'Africa ha ancora qualche problema, se iniziasse anche lei a "svilupparsi" chi sa cosa accadrebbe...
Dopo gli USA arriva un altra foto, questa volta dal Times d'oltremanica, qui una traduzione in italiano. Spero che queste bordate possano servire a scuoterci piuttosto che mandarci in una ancora più profonda depressione. Forza! Rimbocchiamoci le maniche e e facciamogli vedere di che pasta siamo fatti. Non accontentiamoci dell'apparenza, rinnoviamoci dal basso, dal profondo.
Ho letto la traduzione dell'articolo del New York Times che fotografa la nostra vecchia, malconcia, sfiduciata, infelice Italia. Napolitano la giudica una pura idiozia. Dopotutto è il presidente della Repubblica e trovandosi in America cosa doveva dire? Ha fatto bene, giusto fingere e fare buona pubblicità. Purtroppo trovo l'articolo del NYT molto realistico.
Mi ricordo bene quando nel 2003 tutte le banche, tranne una, mi volevano per forza appippare il mutuo a tasso variabile. Purtroppo tanta gente è rimasta fregata.
Francamente lo sciopero fiscale, inteso come smettere di pagare le tasse, evadendole, mi pare una stupidaggine. Di tutt'altro avviso sono se, invece, viene inteso come tentativo di segnalare un malcontento al governo in carica in maniera legale. Smettere, per esempio, di giocare al lotto mi pare sia una delle poche idee sensate che ho udito uscire dalla bocca della Padania. Gran parte dei giocatori del lotto è in quella fascia popolare di ceto medio basso, proprio quella parte che dovrebbe essere attualmente meglio rappresentata e, secondo il centrodestra, tartassata. Inoltre credo che sarebbe facile verificare l'adesione ad un'iniziativa del genere.
Personalmente non ho mai giocato al lotto o similari, ho trovato sempre molto stupido regalare tutti quei soldi allo stato, magari potrei farmi qualche partitina proprio durante lo sciopero...
E io che pensavo che l'avessero già tolta, quell'esenzione dell'ICI per il Vaticano. Togliere o abbassare le tasse per gli enti no-profit può avere senso ma, per quel che ho capito, qui si parla di esercizi commerciali. Per fortuna ora ci darà un'occhiata l'UE...
Per esperienza personale vi dico che gli studi di settore quest'anno sono un gran casino, e comunque aumentati di parecchio. Chi non evade e guadagna un po' meno di quello che si aspettano si ritrova a doversi adeguare. Se non ti adegui c'è lo spettro del controllo e qualcosa se vogliono alla fine lo troverebbero.
Questa è la lotta all'evasione della sinistra? A me pare un'istigazione a fare l'opposto.
Interessante, come sempre, la puntata di Report di ieri sera: la vendita di Wind da parte dell'Enel a Sawiris. Soliti intrighi politico/economici dove, come al solito, a rimetterci sono i dipendenti ed i consumatori.
Ho trovato molto interessante anche la storia del GSM BOX. Quest'apparecchio è un centralino con all'interno le schede SIM GSM, quelle del cellulare per intenderci. Praticamente società come Tele2 (e non solo), trasformano il traffico fisso-mobile (costoso) in mobile-mobile (più economico). Il consumatore paga una tariffa leggermente più vantaggiosa, mentre l'operatore telefonico incrementa i margini di guadagno a discapito dell'operatore mobile. Praticamente società come Tele2 rastrellano sul mercato schede SIM con offerte, tariffe vantaggiose, bonus ecc per massimizzare i risparmi. Quelle offerte però sarebbero solo per i consumatori finali e non per società a fini di lucro. In questo modo vengono anche sfalsati i numeri di clienti/utilizzatori della telefonia mobile.
Probabilmente già viene utilizzato, ma immagino un futuro con i VOIP BOX che trasferiscono le chiamate su internet (tipo Skype) con un enorme risparmio, specialmente per le telefonate internazionali.
Visita dal ginecologo per mia moglie (il motivo lo sapete). Al momento del pagamento la segretaria ci dice: "volete la fattura?", "si", e allora lei con lo sguardo rivolto verso le scartoffie "allora con la fattura sono 70€ senza 50".
Tralasciamo che 50 + IVA farebbe 60 e non 70, ma sono sicuro che questa frase si ripete ovunque migliaia di volte al giorno. Non sono mai stato da uno specialista che di sua spontanea volontà mi abbia rilasciato la fattura, non conosco nessuno a chi gli sia capitato, magari solo in qualche grosso centro convenzionato, ma lì è un'altra storia...
Ci si riempie la bocca di "guerra all'evasione", ma i medici (che oltretutto chiedono cifre elevate e sfruttano la "debolezza" del malato) quando avete intenzione di controllarli? Per colpa loro chi le tasse le paga le dovrà pagare di più.
Beppe Grillo non è riuscito nella sua "Share Action", ma almeno ci ha provato, ed è riuscito a creare un minimo di visibilità su faccende losche, buie, incomprensibili ai più. Ha partecipato all'Assemblea Telecom, che potete rivivere minuto per minuto grazie all'ottimo Quintarelli. Rimane e rimarrà il problema delle scatole cinesi, basti pensare che la T.Mobile per comprare Telecom (e quindi TIM) potrebbe spendere meno della metà che avrebbe dovuto sborsare per acquisire TIM Brasil, tutto questo entrando semplicemente in Olimpia. E' questa è solo una delle tante e piccole sfaccettature del problema.
Vorrei andare da tutte le banche (tante) che mi volevano convincere a prendere un mutuo a tasso variabile (l'ho preso circa tre anni fa) e mandarle a quel paese, visto come stanno crescendo i tassi. L'unica banca che non mi ha chiesto 1000 garanzie, che mi ha consigliato un tasso fisso e che non mi ha chiesto di aprire un conto corrente presso di lei (io per premiarli l'ho aperto) è la BCC di Barbarano Romano (sede di Vetralla). Onore al merito.
"La decrescita è innanzitutto uno slogan. Uno slogan per indicare la necessità e l'urgenza di una inversione di tendenza rispetto al modello dominante dello sviluppo e della crescita illimitati. Una inversione di tendenza che si rende necessaria per il semplice motivo che l'attuale modello di sviluppo è ecologicamente insostenibile, ingiusto ed incompatibile con il mantenimento della pace. Esso inoltre porta con sé, anche all'interno dei paesi ricchi, perdita di autonomia, alienazione, aumento delle disuguaglianze e dell'insicurezza. La decrescita non è una ricetta ma semmai un segno, un cartello stradale che indica un nuovo percorso. Un percorso che ci conduce verso un nuovo immaginario, un nuovo orizzonte. E' l'orizzonte di un'altra economia: pacifica, sostenibile e conviviale, in altre parole felice. "
Per chi non avesse capito che questa è una finanziaria di tasse potrebbe leggere l'articolo di LaVoce.info: "[...] La spesa non solo non si riduce, ma aumenterà fino a quasi 7 miliardi rispetto allo scenario a bocce ferme. Il contrario di ciò di cui il paese aveva bisogno [...] miglioramento dei conti pubblici rispetto al tendenziale è dovuto solo all’incremento delle entrate [...] una discutibile convenzione contabile li classifichi come riduzioni di spesa (il ticket sanitario) [...] Nella gestione della spesa non si nota alcuna discontinuità con la politica di bilancio della passata legislatura che ci ha portato al disavanzo eccessivo [...]"
[...] dal 2001 a oggi gli scambi tra Cina e Africa sarebbero quadruplicati, crescendo del 35 percento solo nel 2005 [...] la Cina avrebbe avviato in Africa 900 programmi di sviluppo, specie in campo medico, dove opererebbero 16 mila cinesi che contribuirebbero a curare 240 milioni di africani. Stessa cosa nel settore educativo [...] Pechino vende senza scrupoli al Sudan ingenti quantitativi di armi che si sospetta vengano usati nella guerra in Darfur [...] La Sinopec, la seconda compagnia petrolifera cinese, è riuscita a mettere le mani su tre giacimenti angolani offshore, con riserve stimate a 3,2 miliardi di barili. Pechino ha anche spuntato un contratto di 2,7 milioni di dollari in Nigeria, finora terra di conquista privilegiata per la Shell e le compagnie americane [...] Continua
Ascoltando le interviste ai guru della finanza su Radio24 di questi giorni si capisce come la nostra economia sia appesa ad un filo. E' da maggio che la borsa va giù e nessuno sa perchè. Appoggio le parole di Grillo.
Questo qui a fianco è uno dei sei indicatori della Banca Mondiale utili agli investitori per decidere dove investire i propri capitali. In rosso la media europea, in blu l'Italia. Non mi sorprende che siamo ben sotto la media, ma è interessante vedere come questi indicatori siano migliorati con il primo governo Prodi e via via peggiorati con i successivi. L'analisi ed il resto degli indicatori li troverete su LaVoce.info
Ok non credo che Beppe Grillo sia l'uomo più informato al mondo ma... sai... con la Parmalat ci aveva preso parecchi anni prima che succedesse il patacrack... anzi solo il crack. Vale la pena dare un'occhiata alle sue considerazioni sulla fusione delle autostrade italiane con quelle spagnole.
Già che siamo in tema economico, se avete una mezza idea di comprare le azioni di 3 (H3G), se mai gli daranno l'ok, guardatevi questa puntata di Report, utile anche per chi è interessato alla TV su cellulare.
Leggo su Sostenibile un interessante articolo del probabile ministro dell'economia apparso sul corriere:
"Gli ammonimenti di Cassandra sono fondati. La più ricca società del pianeta (gli Stati Uniti) non potrà per molti anni ancora vivere sul credito di popolazioni e Paesi più poveri. Il mercato globale non può continuare a svilupparsi in modo pacifico e ordinato, se le istituzioni per il suo governo restano insufficienti, prive di potere e di legittimità. Le risorse della Terra (dalle foreste ai giacimenti energetici) non potranno non rincarare drammaticamente e infine mancare, se il consumo che ne facciamo continua a espandersi come se fossero illimitate. L'equilibrio della vita non potrà non alterarsi, se quasi due secoli dopo averlo scoperto continuiamo a ignorare l'effetto serra. Non può rimanere senza conseguenze profonde la disparità di tenore di vita e di condizioni di lavoro tra esseri umani — come gli europei e gli asiatici — con livelli di cultura e di capacità lavorativa quasi uguali."
Avere un ministro dell'economia che conosce il concetto di "sostenibilità" non è da poco :)
Berlusconi non è più "presidente" dell'Italia, avendo perso le elezioni. In compenso un mio caro amico che lavora in TIM se lo troverà come suo presidente visto che la Mediaset si fonderà presto con la Telecom...
Vi verrebbe mai in mente di paragonare l'economia della regione Lazio con l'economia della Francia? Allora perchè paragonare l'economia dell'Italia con quella della Cina?
Senza andare sul discorso di misurare i paesi attraverso il PIL (molto discutibile) rimane il fatto che avrebbe senso paragonare l'Europa con il resto del mondo.
In questi termini risulta che noi siamo secondi dopo gli Stati Uniti e la Cina viene dopo seguita dal Giappone.
Finanziare lo sviluppo: Dei sei miliardi di persone che popolano il nostro pianeta, un miliardo possiede l’80 per cento della ricchezza globale, mentre un miliardo e 200 milioni fatica a sopravvivere con meno di un euro al giorno. Più di un miliardo è analfabeta, per due miliardi non c’è acqua potabile. I bisogni sono enormi (l’equivalente di tre Tsunami al mese, tutti i mesi). Per correggere questa situazione si è speso poco e male. Politici, economisti e rock-star sono d’accordo: per ridurre il divario tra il nord e il sud del mondo va annullato il debito dei paesi poveri. Secondo loro, bisogna spendere di più. È vero: è necessario. Ma non è sufficiente a garantire risultati. Continua...
Il capitale umano nella lotta alla povertà: L’incontro di luglio del G8 dedicato al problema della povertà nei paesi in via di sviluppo ha posto di nuovo al centro dell’agenda politica il tema della lotta all’indigenza in cui versa una quota troppo elevata della popolazione mondiale. In autunno, un summit delle Nazioni Unite discute le proposte per rilanciare la lotta alla povertà e per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo stabiliti nel 2000 dalla comunità internazionale. Continua...
Un master per chi vuole lavorare nell’economia solidale, per costruire e gestire progetti di sviluppo locale e “altra economia”. Organizzato dall’Università la Sapienza in collaborazione con il Comune di Roma e Lunaria, consentirà di sviluppare capacità progettuali ed operative per realizzare, gestire e valutare imprese ed attività sostenibili sul territorio. Per info: www.autopromozionesociale.it
Italia è ferma al 47° posto della classifica sulla competitività del World Economic Forum. Ne parlavano anche i giornali. Ferma nel senso che anche l'anno scorso occupava la stessa posizione. Ma negli anni precedenti? Ho fatto una veloce ricerca su internet e ho trovato che nel 2001 eravamo al 26° posto (dopo una scalata di 29 posizioni rispetto all'anno precedente).
Dal 1° al 4 settembre a Roma si svolge la III edizione del Forum: “L’impresa di un’economia diversa”. 70 relatori italiani ed internazionali, tra cui: Vandana Shiva, Jeremy Rifkin, Susan George, Aminata Traorè, Rosy Bindi, Gianfranco Bettin, Goffredo Fofi, Fausto Bertinotti, Gianni Rinaldini, Majid Ranhema e molti altri.
Volevo commentare ciò che è successo ai mondiali di sci. A causa dello sciopero dei cameramen la gara è stata rinviata. Mentre tutti dibattono sulle responsabilità dello sciopero volevo sottolineare come a causa della mancaza delle televisioni, che avrebbero spedito in mondovisione i marchi degli spondor, si sia deciso di interrompere una manifestazione sportiva. La televisione non ha rovinato solo il calcio, ma lo sport in genere.
L'espressione dei dirigenti della mia ex banca (Banco di Brescia), quando gli ho detto che volevo chiudere il conto perchè parte dei loro finanziamente finivano in armi, mi rimarrà in mente per parecchio tempo. Dopotutto pare abbiano uno sportello proprio alla beretta, "La banca va dove gli conviene" mi hanno detto, e così anche i clienti ho risposto. Una bella soddisfazione. Sul sito di BancheArmate.it sono disponibili i dati della relazione 2004 sull'export di armi italiane (excel o acrobat) su cui svettano Capitalia e Banca Intesa seguite da San Paolo e tante altre. Lo scopo di tale campagna è di sensibilizzare le persone a non utilizzare le banche che investono in armamenti modificando così il loro comportamento.
Ho meno tempo per aggiornare questo blog però di cose ce ne sono da dire. Inizio con Berlusconi che dopo non aver tagliato le tasse nel modo da lui promesso dice che se quest'ultime sono troppo elevate ci si sente sopraffatti e ci si ingegna per eluderle. Però vallo a dire a chi invece le tasse le paga inevitabilmente e si ritrova a pagarne sempre di più per coprire il buco di chi non lo fa.
Personalmente non credo che il problema reale sia la quantità delle tasse ma semmai come vengono spesi quei soldi. Avere 30 euro in più al mese (questa sarebbe stata mediamente la cifra se fosse avvenuto il taglio all'irpef) secondo me avrebbe aiutato poco i consumi. A malapena quei 30 euro sarebbero serviti a coprire in minima parte l'aumento della benzina e dei prezzi. A discapito del taglio dei servizi e di un aumento delle pressioni comunali. Forse il gioco non vale la candela, però quando si parla di tagliare le tasse siamo tutti contenti e, aggiungo, coglionati.
Aumentiamo la ricchezza, iniziando con ricerca. Risparmiamo energia e investiamo meglio i nostri soldi. Infine i soldi che vengono fuori distribuiamoli meglio dandoli a chi ne ha meno. Ho detto l'esatto contrario di ciò che sta facendo il governo attuale.