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gennaio 02, 2009

Campo di concentramento a Vetralla

Ho vissuto molti anni di fronte a questi fabbricati, sapevo fosse un campo di concentramento ma non sapevo chi vi era stato trattenuto: "Il campo, poco o affatto segnalato da studi e ricerche era destinato ai sottufficiali e alle truppe catturati nei territori occupati dalle forze armate del governo Mussolini durante la seconda guerra mondiale». Arrivò a contenere 3.300 reclusi, probabilmente tutti di nazionalità inglese. "
Continua qui...

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ottobre 04, 2007

Free Burma

La maglietta rossa l'ho indossata, qui metto l'immagine ed il link al sito che sta raccogliendo le firme per dare un segno di libertà e appoggio a tutte quelle persone che stanno combattendo contro un regime crudele ed armato. Non servirà a nulla ma è quanto posso offrire.

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agosto 10, 2007

Non dimentichiamoci dell'uranio impoverito

Un post del Prof. Echos mi ha fatto tornare in mente un argomento che non andrebbe dimenticato: le malattie causate dall'uso delle armi all'uranio impoverito.

La scienza, la medicina, la politica ci devono dare delle risposte, ai nostri soldati ed alle popolazioni bombardate.

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novembre 20, 2006

Orgasmo Globale

L'idea di chi ha ideato Global Orgasm è: se tutti nel mondo avranno un orgasmo lo stesso giorno il mondo potrebbe cambiare in meglio. La data scelta è il 22 Dicembre. Ora e luogo lo decidete voi (nessuno vi vieta di farlo più volte). Per i single potrebbe essere una buona cartuccia per rimorchiare, vi consiglio di trovarvi qualche pacifista, la scopata è assicurata.
Per il resto è una di quelle classiche iniziative della serie "tentar non nuoce" anzi in ogni caso giova... ;)

"Ci sono due nuove flotte americane che si dirigono verso il Golfo persico con equipaggiamento anti-sottomarini da usare specificamente contro l'Iran, è venuto il tempo di cambiare l'energia della Terra"

Il blog: http://globalo.blogspot.com/

via Punto-Informatico

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novembre 18, 2006

Terra di conquista

Su Petrolio ho visto un interessante filmato sulle varie invasioni che si sono succedute nel Medio Oriente. Tratto da MapsOfWar

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ottobre 27, 2006

Donne in guerra

Come per gli antichi romani c'è chi suggerisce di mandare le prostitute al fronte. Aggiungerei che, ovviamente, tutto dovrebbe essere spesato dal contribuente.

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agosto 16, 2006

Magie dell'economia e del petrolio

L'Iran compra petrolio dall'Iraq. Se non vivete completamente fuori dal mondo questa notizia dovrebbe farvi venire qualche perplessità.

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novembre 10, 2005

Armi di distruzione di massa

Qualche giorno fa, un servizio di Rainews24 dava notizia dell'uso di fosforo bianco e MK77 ( napalm ) sulle popolazioni civili a Falluja da parte delle truppe di Bush.

Lo trovate qui.

Interesanti i commenti sul blog di Luttazzi.

C'è chi si chiede perchè questi servizi vadano in TV in orari così strani.
Qualcuno vorrebbe che Bush fosse processato insieme a Saddam

Almeno i blog ne parlano parecchio.

Altri video su Fullo e SKY TG24 PI

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agosto 26, 2005

Ops, c'è l'uranio impoverito

Il dottor Armando Benedetti si presenta a Palazzo Madama mercoledì primo giugno alle 14,30. In quanto "esperto qualificato in radioprotezione del Centro interforze studi per le applicazioni militari" (Cisam di Pisa), Benedetti é stato convocato in audizione dalla Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito: deve dire cosa i tecnici delle forze armate italiane pensano della morte di almeno ventitre soldati e dei tumori e leucemie che hanno colpito altri duecento militari al ritorno dalla missioni all'estero. Il Cisam é il centro hi tech della nostra Difesa, ha un reattore nucleare proprio, esegue analisi e ricerche sulle armi radioattive, chimiche e batteriologiche. Di fronte ai senatori presieduti dal leghista Paolo Franco, il dottor Benedetti esordisce con disarmante sincerità: "Abbiamo un rammarico - si legge nella trascrizione ufficiale della seduta della Commissione - dal punto di vista scientifico: per vicissitudini interne al Cresam (un ente parallelo al Cisam, ndr), a sua volta erede del Camen, non ci siamo accorti dell'impiego dell'uranio depleto (sinonimo di impoverito, ndr) in Bosnia".
Continua...
Post correlati:
Armi di distruzione di massa
L’uso di armi ad uranio depleto (DU)

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maggio 18, 2005

Nassirya

Era il 18/04/2004 quando parlavo di coincidenze tra la missione italiana a Nassirya e l'interesse dell'Eni per i giacimenti di petrolio. E non ero ovviamente il solo.
Adesso lo dicono anche i giornali. Il corriere della sera dedica un articolo all'inchiesta di Rainews 24 (prima parte - seconda parte).

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febbraio 27, 2005

L’uso di armi ad uranio depleto (DU)

Sui media tradizionali si sa valgono le mode. Una notizia molto grave ha vita per massimo un mese. Per fortuna il web non è così. E' possibile trovare informazioni interessanti, nuove, aggiornate di argomenti pesanti, difficili da digerire.
Per esempio vorrei segnalare un ampio dossier sulle armi all'uranio impoverito.
Prima parte
Seconda parte
L'uranio depleto (impoverito) è un prodotto di scarto delle centrali nucleari. E' uno scarto pericoloso perchè radioattivo. Viene impiegato, oltre che per usi civili, per usi militari. Missili all'uranio impoverito sono micidiali contro corazze, carri armati e basi nemiche. E costano poco.
C'è un problemino, lasciano nell'aria, nel terreno, nell'acqua sostanze altamente nocivi per l'uomo e la natura. Non solo per i nemici, ma anche per le popolazioni e i nostri soldati.
Se volete qualcosa di "televisivo" e semplice da seguire vi consiglio Teatro Civico di Marco Paolini

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dicembre 27, 2004

Banche Armate

L'espressione dei dirigenti della mia ex banca (Banco di Brescia), quando gli ho detto che volevo chiudere il conto perchè parte dei loro finanziamente finivano in armi, mi rimarrà in mente per parecchio tempo.
Dopotutto pare abbiano uno sportello proprio alla beretta, "La banca va dove gli conviene" mi hanno detto, e così anche i clienti ho risposto.
Una bella soddisfazione.
Sul sito di BancheArmate.it sono disponibili i dati della relazione 2004 sull'export di armi italiane (excel o acrobat) su cui svettano Capitalia e Banca Intesa seguite da San Paolo e tante altre.
Lo scopo di tale campagna è di sensibilizzare le persone a non utilizzare le banche che investono in armamenti modificando così il loro comportamento.

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settembre 09, 2004

Magie di Photoshop

Per me qualcuno si è divertito parecchio di fotoritocco con la foto di Baldoni morto http://www.iai.i8.com/italy/

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settembre 07, 2004

Simona Pari e Simona Torretta

Notizia di poco fa: due nuovi rapiti, questa volta sono due ragazze italiane.
Visto ciò che era successo per Baldoni scattera la ricerca di un Blog aggiornato. Per il momento ho trovato questo:
Warblog di "La Stampa"
Un ponte per...

Aggiornerò questo post se necessario.

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agosto 27, 2004

L'ipocrisia della morte

Nel mondo nascono e muoiono migliaia di persone al giorno. Ci sono persone più importanti di altre? Persone che hanno più o meno diritto di vivere? Ci verrebbe di dire di no. Però quando muore una persona che conosciamo fa molto più male di mille lontane. E' il caso della morte del giornaliza Baldoni, assassinato ieri notte. Abbiamo parlato molto, e molto ancora diremo. I media dedicheranno servizi, approfondimenti, analisi e quant'altro. Se lo dovessimo fare per ognuno dei 11 mila civili morti in Iraq dall'inizio del conflitto non avremmo il tempo di fare altro. Eppure ognuno di quelle 11 mila persone avevano famiglia, progetti, obiettivi da raggiungere.
Però se muore un parente ci dispiace di più, se muore un conoscente ci dispiace di più, se muore un italiano ci dispiace di più. Di più di migliaia di altri morti "lontani". E' un fatto istintivo, emotivo che ha radici lontane, ha a che fare con l'evoluzione della specie, con la "sopravvivenza" del DNA.
Però noi, noi uomini, siamo più razionali. E se ci si estrania dagli avvenimenti per fare una "classifica" dell'importanza delle singole vite cosa potrebbe venire fuori?
Beh forse se muoiono 100 persone è peggio che se ne muore una.
Che se muoiono bambini è peggio che se muoiono anziani.
Potrei andare avanti, ma qualcuno potrebbe obiettare che bisognerebbe essere senza cuore.

In questo momento il pensiero di molti va alla famiglia di Baldoni, la richiesta è quella di non strumentalizzare la vicenda. Secondo me se queste tragedie possono invece servire ad aprire dibattiti, capire se stiamo facendo la cosa giusta nel modo migliore. Io qualche dubbio ce l'ho.

Aggiornamento: Segnalo il bell'articolo di Mazzetta

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agosto 25, 2004

Il Blog di Enzo Baldoni

E' dell'ultima ora la conferma che il giornalista italiano Baldoni è vivo ed è stato "solo" rapito. Purtroppo ciò non basterà a fermare i giornali di fare continue illazioni. Intanto sul blog di Baldoni hanno deciso di limitare l'uso dei commenti. Probabilmente perchè ci sono i soliti caciaroni che scrivono cazzate e ancor di più i soliti cretini che danno peso alle parole dei caciaroni.

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luglio 20, 2004

I $oldoni della ricostruzione in Iraq

EdilPortale, un sito ricco di informazioni riguardanti il mondo dell'edilizia. Mi sono imbattuto per caso (falso, in realtà ringrazio il mio compagno pendolare giornalista) nell'area dedicata alla ricostruzione dell'Iraq.
Bandi di concorso, contratti assegnati, consigli su come arrivare in Iraq. Una bella fonte di notizie da parte di chi dalla guerra ci guadagna.
Utile lettura la sezione "Il quadro generale", direi forse un po' ottimista. Provate a incrociare i dati sul debito dell'Iraq che avevo già affrontato in questo post.

Cliccando a caso sono finito qui:
[...]In particolare la Halliburton si e’ aggiudicata il contratto per la riabilitazione dei pozzi petroliferi nel sud del Paese, per un valore di $ 1.2 miliardi di dollari [...] Si ricorda infatti che da diversi mesi ormai il gruppo Halliburton (che fino al 2.000 era guidato dall’attuale Vice-Presidente USA Dick Cheney) continua...

Chi sa approfondendo la lettura cosa viene fuori...

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luglio 19, 2004

Niente armi e pochi cadaveri

Ok, Saddam non è un santo. E' un dittatore ed ha ucciso parecchie persone. Però gli americani e gli inglesi lo avevano attaccato perchè possedeva armi di distruzione di massa. Mai trovate.
Va beh Saddam ha ucciso 400.000 persone, andava fermato. Sembrerebbe che le vittime siano state molte meno. Nelle fossi comuni sono state trovati "solo" 5.000 cadaveri. Questo secondo un portavoce inglese di Downing Street riportato sul giornale Observer.

La notizie è riportata anche su:
Corriere della sera

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luglio 01, 2004

Saddam cittadino onorario di Detroit

Ogni tanto è utile rivangare il passato. Ancora più utile quando il passato è più che attuale.
Nel 1980 Saddam Hussein donò qualche dollaro ad alcune chiese di Denver e gli fu riconosciuta la cittadinanza onoraria a Detroit. Ah... come cambiano le cose... oppure no?


Link:
DetNews.com
WNDU.com
Google.it
Google.com

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giugno 30, 2004

Uranio impoverito forse una piccola svolta

È morto dopo una malattia contratta in una serie di missioni all'estero. E la colpa è del materiale radioattivo utilizzato nei teatri di guerra. Riconosciuto per la prima volta il "danno biologico". Ora lo Stato dovrà versare 500.000 euro.

Quindi per la prima volta viene effettuato il collegamento causa/effetto tra uranio impoverito/malattie. C'erto non c'è da essere felici visto che bisognerebbe tener conto degli altri militari morti, delle popolazioni locali, operatori civili, giornalisti ecc ecc ecc ecc....

Per chi non lo sapesse l'uranio impoverito proviene dagli scarti delle fabbriche di energia nucleare; per rendere i proiettili più perforanti vengono trattati con questo uranio che però al momento del contatto rilascia una "polvere" altamente cancerogena.

Sicuramente è un argomento da approfondire:
Sull'uranio impoverito ne ho già parlato in un precedente post dove ho riportato qualche link interessante.

La notizia del risarcimento:
La nuova Ecologia
Articolo 21
OrvietoSì

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giugno 22, 2004

Armi o sviluppo? Oxfam denuncia gli Stati produttori

Dalle cinque massime potenze mondiali, componenti del Consiglio di sicurezza Onu giunge il 90% delle armi acquistate nel mondo. Per i loro armamenti, i Paesi in via di sviluppo stornano fondi alla sanità e ai servizi sociali, paralizzando il proprio sviluppo.

Non è che poi facciamo la fine dell'Iraq?

Vita
Scoop (in inglese)

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aprile 30, 2004

Publicità progresso

(wmv - 616 KB)
Come un ebreo dei ds vede la soluzione del conflitto arabo israeliano
Grazie Romano

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aprile 28, 2004

Armi di distruzione di massa

“In Iraq è in corso una vera e propria guerra nucleare, la seconda nella storia del pianeta. Dall’inizio del conflitto in Iraq, sono state lanciate oltre 2000 tonnellate di bombe all’uranio impoverito che hanno sprigionato polveri radioattive per circa 1000 tonnellate sul terreno e nell’atmosfera. Il tempo di decadimento è di 4,5 miliardi di anni”.

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aprile 21, 2004

Bombe intelligenti

Ho trovato questo divertente e istruttivo "gioco" in flash. Grazie Omocaig per il link.
Istruzioni tradotte:
Questo non è un gioco.
Non puoi vincere o perdere.
Questa è una simulazione.
Non ha fine. Ma è già iniziato.
Le regole sono semplici. Puoi sparare. Oppure no.
Questo è un semplice modello che puoi usare per esplorare alcuni aspetti della guerra al terrorismo.

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aprile 18, 2004

Coincidenze

Lo sapevate che esiste un accordo tra l'Iraq e l'Eni per lo sfruttamento di un giacimento di petrolio a Nassirya?
Sarà sicuramente una coincidenza.

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aprile 13, 2004

Più si sviluppa la scienza più c'è bisogno di pace

Vincenzo Balzani Dipartimento di Chimica G. Ciamcian
Università di Bologna. Da: Scienza Esperienza n6./febbraio 2004

Un mondo altamente tecnologico è anche un mondo estremamente vulnerabile
Il paleontologo Stephen J. Gould, parlando della situazione dell'umanità, ha introdotto un concetto molto interessante: "la grande assimmetria". La tragedia umana sta nel fatto che la realtà, le leggi naturali, sono caratterizzate da una grande assimmetria: per far qualcosa di buono, ci vuole molto tempo. Per rovinare tutto, basta un attimo. Così la biblioteca di Alessandria, dove erano raccolte le conoscenze di un millennio, è stata distrutta in un giorno di fuoco; e un attentato può compromettere in un attimo anni di colloqui di pace.
Questo concetto è quanto mai attuale. Negli ultimi decenni si è avuto un forte sviluppo della scienza e, di conseguenza, della tecnologia; basti pensare ai trasporti aerei, ai computer, ai telefoni. Nello stesso tempo abbiamo potuto verificare che è praticamente impossibile controllare le frontiere, gli aereoporti, i treni e persino le caserme, e ci siamo accorti che basta un nulla - un albero che cade - per causare black out disastrosi. Tutto questo dimostra che i sistemi tecnologici che sorreggono il mondo occidentale, pur essendo molto funzionali ed efficaci, sono per conto estremamente fragili e vulnerabili.
E' illusorio pensare che il benessere possa essere difeso con le guerre, perchè le guerre seminano odio, l'odio alimenta il terrorismo e il terrorismo ha buon gioco proprio per la fragilità delle nostre strutture. Questo significa che la pace, oltre a essere un imperativo morale, è una necessità vitale: o si vive in relazione positiva con tutto il mondo, o il sistema su cui si basa lo sviluppo della civiltà occidentale è destinato a entrare in crisi.
Questo concetto è stato ben esemplificato dal giornalista Raniero La Valle: i grattaceli delle Torri gemelle avevano 110 piani in altezza più 7 piani sotterranei. Erano edifici lunghi quasi mezzo chilometro con una sola uscita, il pianterreno, raggiungibile solo per le scale quando gli ascensori vanno fuori uso. Se non si può fare a meno di simili edifici, bisogna stare in pace con tutto il mondo. E se la pace non è possibile, il sistema va in crisi. Si può avere un sistema di aviazione civile che trasporti milioni di persone con aerei giganteschi e che sia "a prova di attentato"? No, non si può. Più cresce la scienza, più si sviluppa tecnologia, più c'è bisogno di pace.
Ma ci può essere la pace in un mondo dove l'1% più ricco della popolazione mondiale dispone di ricchezze pari a quelle del 57% più povero? Dove un quarto della popolazione mondiale vive con meno di un dollaro al giorno?
Dove in alcuni Paesi (Italia) c'è un medico ogni 169 persone e in altri (Ciad e Eritrea) uno ogni 50.000? Dove ogni statunitense consuma energia come circa 10 cinesi, 20 indiani o 30 africani? Ci può essere pace in un mondo dove, pur scarseggiando le risorse e aumentando in modo drammatico l'inquinamento, siamo esortati a "consumare di più"? E' evidente che bisogna cambiare con urgenza l'attuale modello di sviluppo in modo che le risorse del pianeta siano equamente condivise, che la scienza sia messa in grado di fare altri pasi in avanti e che si sviluppi ancor di più la tecnologia: una tecnologia buona, volta a un uso migliore delle risorse che sono disponibili su questa astronave, chiamata Terra, che vaga nello spazio infinito e che è l'unico luogo che ci è stato dato per vivere.


Quark_Prima Pagina N°39 Aprile 2004

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aprile 08, 2004

Attenzione selettiva

Ogni anno nel mondo muoiono circa 10 milioni di bambini, 30.000 al giorno (nelle torri gemelle sono morte 3.000 persone).
Il 99% delle vittime proviene dai paesi poveri, solo in Africa muoiono 3.5 all'anno milioni di bambini.
In Africa sono in corso 14 guerre, 10.000 persone al giorno contraggono il virus dell'HIV, 14 milioni di africani sono già morti di AIDS. Queste sono solo poche delle cifre che rappresentano l'apocalisse in corso in Africa e negl'altri paesi del terzo mondo.
A Roma, in piazza del Popolo, il 17 di Aprile si svolgera una manifestazione contro l'indifferenza, perchè il futuro dell'Africa dipende anche da noi.
Io sono dell'idea che dovremmo spendere meno soldi e tempo nella guerra contro il terrorismo e preoccuparci di faccende realmente tragiche.

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marzo 11, 2004

Ma la guerra in Iraq c'è o no?

http://www.giani-net.it/modules/news/article.php?storyid=2293

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febbraio 27, 2004

Import/Export

A forza di esportare la democrazia, rischiamo di rimanerne senza. :)
Su Repubblica di oggi.

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febbraio 26, 2004

Il debito dell'Iraq

Ho scoperto da un paio di giorni un sito indipendente di notizie interessante e ben fornito (Nuovi Mondi Media). La prima notizia che ho letto riguardava l'enorme debito dell'Iraq. Sembrerebbe che l'iraq sia la nazione più indebitata del mondo. Chiaramente è indebitata con i paesi occidentali (anche con noi Italiani) e guardacaso circa il 60% del debito è basato sull'acquisto di armi. Chiaramente anche se il debito è stato causato da Saddam, e non è stato certamente investito per la popolazione, sarà proprio la popolazione irachena a dover saldarlo. Principalmente attraverso la vendita di petrolio. Il meccanismo non sembrerebbe molto giusto, e non è comunque il solo problema. Consiglio la lettura a chiunque volesse approfondire.

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