Le scorie nucleari sotto il tappeto
Molti credono che il problema delle centrali nucleari è legato alla sicurezza. Per me il vero problema sono le scorie e la disponibilità di uranio. Poi ci potrei anche aggiungere i costi, tenendo conto della costruzione, mantenimenti, gestione delle scorie, smantellamento.
Non abbiamo centrali nucleari, eppure ci sono 90.000 metri cubi di scorie che non sappiamo dove mettere.
Dell'uranio qualcuno dice che abbiamo già raggiunto il picco di estrazione, altri che ne avremo ancora per 85 anni...
Etichette: nucleare
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10 Commenti:
Si perchè, specifichiamo, di rifiuti nucleari se ne fanno ogni giorno negli ospedali con le macchine diagnostiche che richiedono sostanze traccianti radioattive e per la terapia.
Rimane un mistero sull'uranio, che secondo me si dipanerà nel giro di qualche anno, quando inizierà ad esserci una certa richiesta costante.
Anche se ce ne fosse per decenni, i problemi sarebbero sempre gli stessi, le tensioni geopolitiche e la difficoltà ad estrarlo.
Io spero di vedere funzionare una centrale di fusione nucleare, prima o poi. Dicono per il 2030. Quella sarebbe la soluzione, e potrebbe andare tranquillamente ad acqua di mare senza dare emissioni nè scorie. Ma c'è ancora da superare lo scoglio del principio di Lavoisier...
Speriamo.
La fusione è una speranza, ma ho timore che non abbiamo il tempo di aspettarla.
No, voglio la fusione. Punto.
hahahaah va bene va bene, ora te la vado a prendere
La francia produce e vende un sacco di energia elettrica prodotta dalle sue centrali nucleari.
Ci sono centrali al nord della francia che vendono il 100% dell'energia prodotta al belgio. Indovinate dove vanno le scorie prodotte?
Quella di lasciare agli altri usare il nucleare è una vera e propria fesseria: ci becchiamo tutti gli inconvenienti dell'uso del nucleare, e in più la beffa di dover pagarla cara quell'energia...
E' vero hronir.
Infatti io ho scelto, grazie alla liberalizzazione, per casa mia un produttore di energia che produca solo energia verde certificata eliminando l'Enel.
Io non sono responsabile del fatto che compriamo l'energia nucleare della Francia, TU?
Io vivo in francia... :)
Non e' una battuta, ma non e' questo il punto: se tutti facessero come te, il tuo bel produttore di energia certificata non sarebbe in grado di provvedere alla domanda di energia. L'Italia non produce abbastanza energia per il suo fabbisogno, ed e' costretta ad importarla dall'estero. Questo e' il punto.
In Francia come funziona? Potete scegliere il produttore?
Cmq se tutti facessero come me si creerebbe una domanda tale da rendere l'energia rinnovabile ancora più appetibile, aumentandone così l'offerta. Sono le basi del mercato. Ma non ti preoccupare, nessuno farà come me. :)
No, non so molto come funziona in francia: sono qui da poco, in affitto, e pago le bollette forfettariamente ai padroni di casa...
Quanto al "se tutti facessero come te", non sono affatto convinto che funzioni come dici tu il mercato dell'energia, non e' un bene come tutti gli altri: non basta che aumenti la domanda per aumentare l'offerta: devi avere le risorse per produrre energia e quelle rinnovabili non bastano a soddisfare il fabbisogno energetico italiano...
Quelle rinnovabili non bastano a soddisfare il fabbisogno energetico italiano. E' vero. Ma non perchè non c'è abbastanza sole vento, ma semplicemente perchè non ci sono abbastanza pannelli fotovoltaici, pale eoliche, centrali geotermiche.
Perchè non ci sono? Per tanti motivi, tra cui la convenienza economica.
Gli incentivi come il "conto energia" di per se non servono a molto, ma come è avvenuto in Germania a creare un volano, una spinta che poi possa sostenersi da se.
Io che produco energia non mi interesso di come la produco. Voglio far soldi. Se ne facci di più con una centrale nucleare faccio quella, se ne faccio di più con una solare a concentrazione ok.
Se i clienti chiedono energia verde allora gli do quella. Non a caso tutti i gruppi energetici che stanno facendo concorrenza all'Enel hanno un'offerta "verde", evidentemente è un mercato che tira.
Se "tira" allora si possono costruire nuovi centrali, aumentare l'offerta, anche se "apparentemente" costa di più.
Sempre di più ci rendiamo conto che la fine del petrolio o dell'uranio è solo una delle questioni, il problema ambientale è LA QUESTIONE.
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